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L'Ordine degli Umiliati di Ognissanti fu attore di primo piano nella rinascita gotica di Firenze a partire dalla metà del duecento. Il complesso di Ognissanti dà singolare testimonianza dell'idea di città che sta alla base degli interventi che realizzarono la trasformazione della città, a partire dalla metà del XIII secolo. L'utopia della Gerusalemme celeste supporta e dà sostanza religiosa, ideologica e formale agli interventi di urbanizzazione, pur condotti con precisi intendimenti imprenditoriali e sapienza economica, con strumenti di scienza e tecniche avanzate di controllo del territorio, in un coinvolgimento di saperi e intenzioni diversi. In questa visione integrata e complessa i conventi figurano come elementi strategici essenziali dell'equilibrio sociale e strutture portanti del tessuto urbano, al fine di realizzare l'obbiettivo ultimo della città come luogo della giustizia. Dal Duecento al Settecento la chiesa di Ognissanti con il suo disegno e le sue misurate trasformazioni ha annunciato l'affacciarsi sulla scena urbana di paradigmi innovatori, con i quali la città stessa partecipava, con ruoli diversi nel tempo, ai movimenti della cultura generale. L'analisi del suo rilievo porta all'evidenza alcuni di tali paradigmi, permettendo un racconto che si distacca da quello fin'ora tramandato. Introduzione di Alessandro Salucci. Contributi di Stefano Giannetti e Nevena Radojevic.